LUSERNA. Nell’isola cimbra di Luserna è rimasta ancora una sola stalla, ma questa avrà un avvenire nonostante le difficoltà tipiche di un’area collocata a 1350 metri sul livello del mare. Questa continuità è assicurata da un giovane coraggioso proveniente da Terragnolo che, dopo essersi innamorato della figlia dell’allevatore, si è innamorato anche del lavoro agricolo e dell’allevamento in particolare. Parliamo di Andrea Cornalò, un giovane che dopo aver frequentato per quattro anni la scuola professionale di operatore elettronico a Rovereto ed aver lavorato per quattro anni presso un’industria, quando questa si è trovata in difficoltà ha pensato seriamente a cambiare completamente professione. Siamo infatti di fronte ad un giovane che non proviene da famiglia contadina, ma che ha scoperto l’agricoltura solo frequentando la famiglia della allora fidanzata. Dopo la scelta di fare l’imprenditore agricolo ha frequentato l’impegnativo corso biennale della Fondazione Mach per giovani imprenditori agricoli da poco terminato, ed ha fatto domanda per l’insediamento aziendale ora è in attesa del contributo.

Certo, nel frattempo non si è perso d’animo, ha costituito assieme al suocero e alla moglie una società semplice agricola e si è buttato nella nuova attività con lo spirito del neofita, ma con la passione che cresceva. «Questa attività mi piace molto anche se a volte è molto dura, non tornerei mai indietro anche se mi trovavo bene anche nell’azienda dove lavoravo», dice Andrea. «Mi piace molto il contatto con gli animali ma anche quello con gli ospiti dell’agritur di famiglia che vede impegnata mia moglie Stefania che ha frequentato la scuola alberghiera di Levico. Lei lavora con la mamma in cucina ma anche nel servizio ai tavoli dell’agritur molto frequentato particolarmente dai veneti. I nostri piatti sono molto apprezzati perché genuini, in quanto sono tutti a base dei prodotti della nostra azienda, dalla carne ai formaggi al latte, prosegue Cornalò. Ora intendo introdurre anche i maiali per poterci fare anche i nostri salami e poter offrire anche gli altri pezzi pregiati a tavola. Certo, in una realtà come Luserna si è costantemente a contatto con un ambiente bellissimo e siamo coscienti del nostro ruolo di conservazione del territorio per noi, per i nostri ospiti, ma anche per i nostri figli. Non dimentichiamo», sottolinea, «che noi falciamo ben 30 ettari di prato stabile con il quale copriamo il fabbisogno della nostra mandria di 35 vacche più i ristalli e qualche capo da carne. Ma un ruolo molto importante è giocato dai pascoli, a primavera sui prati vicini e più avanti nella Malga Costalta che abbiamo in affitto dal comune di Luserna. Grande attenzione viene riservata agli ospiti dell’agriturismo che vengono coinvolti nelle nostre attività sia in azienda che in malga per far loro capite la qualità dei nostri prodotti e il lavoro che c’è dietro».