Al centro degli Altopiani di Folgaria- Lavarone e Asiago si trova Luserna (Tn), l'ultima isola linguistica cimbra. Dei 296 residenti l'80% parla correntemente questa antica lingua e perché ne rimanga l'uso, un'insegnante qualificata per 5 ore al giorno parla in cimbro ai bambini dell'asilo nido e della scuola materna, mentre corsi facoltativi sono attivi nelle scuole elementari e medie di Lavarone.
Nel centro del paese la casa-museo "Haus von Prükk" rappresenta una testimonianza dell'architettura tradizionale locale avendo mantenuto le caratteristiche di abitazione contadina cimbra ottocentesca. I due nuclei attigui sono stati abitati fino agli anni '60 dello scorso secolo e acquistati e restaurati negli anni '80 dall'Istituto Culturale Cimbro che li ha aperti al pubblico.
LA CASA CIMBRA. Al piano terra piccoli locali erano adibiti a stalla, vi alloggiavano 2 capre e 2 maiali. Utensili appesi alle pareti testimoniano il lavoro: la "mesa" per scuoiare il maiale, "la brenta dei crauti", mastello verticale per la loro fermentazione, la "scrautera" per tagliare i cavoli - cappucci, il "basto" per gli asini, forche, falci, gerle per la fienagione, ciaspole e ramponi per camminare sulla neve. Le stanze al primo piano sono anguste, hanno muri spessi, soffitti bassi e finestre ridotte per mantenere il calore diffuso dalla stufa in muratura. Una dignitosa povertà è raccontata dagli utensili domestici, alcuni insoliti come "i pettini" di legno per la raccolta dei mirtilli, lo "scolo" per il formaggio, la pentola bucherellata per tostare l'orzo; sul tagliere un'artificiale polenta di patate ricorda il piatto tradizionale al quale si accompagnano ancor'oggi le "tribürstn" e le "bortandel", piccoli insaccati ricavati dagli scarti del maiale. Nelle camere, materassi di paglia e fieno, le "moneghe" per scaldare le coltri, un semplice baule per armadio. L'umile immagine degli interni trova riscatto nei preziosi inserti ricamati delle tende, raffinati merletti realizzati al tombolo.
LA SCUOLA DI MERLETTI. Pizzi, ricami, merletti sono una peculiarità di Luserna che già nel 1883 apriva la " Spitzenklöppelschule", la scuola di merletti a fuselli, filiale della scuola di Proves in Val di Non. L'apertura dei corsi professionali fu fonte di guadagno per le ragazze e migliorò le condizioni di vita del paese povero e isolato, inoltre rafforzò i rapporti dei Lusernar con la capitale Vienna, dal cui Imperiale Regio Corso Centrale di Merletti arrivavano i disegni e le ordinazioni. Le cose andarono bene fino al 9 agosto 1911 quando un furioso incendio devastò il paese, 57 case furono distrutte e 358 persone si ritrovarono senza tetto, anche la scuola bruciò tra le fiammate. A distruggere il ricostruito ci pensò poi la guerra; l'11 novembre 1915 il cappellano militare Pardatscher annotava " mi dirigo verso Luserna dove regna l'immagine degli orrori della guerra. tutto è distrutto, bruciato, fatto a pezzi". La popolazione fuggì ottenendo una sistemazione ad Aussig; partirono anche le merlettaie che da profughe continuarono il loro lavoro in Boemia, l'attuale Repubblica Ceca. La fine della guerra decretò il ritorno in patria e la ricostruzione del paese ma soprattutto lo spostamento dei confini dell'Impero Austroungarico. Le nuove frontiere ostacolarono la riapertura della scuola di merletti non essendoci più Vienna ad occuparsi delle ordinazioni e della commercializzazione dei pizzi. Fine di una tradizione?
Nient'affatto. Il lavoro proseguì a livello familiare fino al novembre 1996 quando l'Istituto Culturale Mocheno-Cimbro istituì nuovamente dei corsi per l'apprendimento del merletto a fuselli, oggi tenuti dall'Associazione Culturale "Merletto di Luserna" che ha sede in via Costalta 26, info 349 2260474.
IL LIBRO.La storia delle merlettaie di Luserna, delle loro insegnanti diplomate a Proves, dei severi dettami imposti da Vienna, è ben documentata e descritta nel libro "La scuola di merletti a fuselli di Luserna", frutto delle ricerche e studi di Barbara Pierpaoli che con grande perizia continua a insegnare alle signore residenti e alle villeggianti quegli intrecci tanto affascinanti di girate e incroci dei "spindela", fuselli in cimbro.
Cinzia Albertoni
http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/altri/aree-tematiche/viaggi/zig-zag/luserna-casa-dei-cimbri-1.5123437?refresh_ce#scroll=167