Sabato 25 febbraio nella comunità cimbra trentina, si celebra l'antica tradizione del "Vorprénnen in Martzo", detta anche “Schella Martzo”, per esorcizzare la fine del buio e rigido inverno
Quella che si festeggia sabato 25 febbraio a Luserna/Lusérn e in questi ultimi giorni di febbraio anche negli altri comuni cimbri del vicentino e del veronese, è la più grande e solenne festività del calendario cimbro, celebrata per generazioni e generazioni fino ad oggi.
La “Schèlla Martzo”, la cosiddetta “Chiamata di marzo”, è legata al ritorno della primavera: l’idea sottesa è che la natura debba essere risvegliata dal sonno invernale con strepiti e urla e che l’inverno, spesso in forma di una sagoma o di una vecchia, debba essere bruciato. E' la vittoria della luce sulle tenebre.
I bambini si ritrovano alle 16.00 presso la Biblioteca comunale per confezionare rudimentali ma molto chiassosi strumenti musicali, per poi partire dal ritrovo fissato nella piazza del paese e passare di casa in casa a raccogliere su un carretto le fascine che serviranno ad alimentare il grande fuoco. I piccoli percorrono le contrade suonando campanacci e tamburi e cantando l' antica filastrocca: "Schèlla, Schèlla Martzo", salendo le strade del paese fino ad arrivare alla croce ('s Kraütz); una salita che quest'anno sarà acompagnata dalle musiche e danze medioevali del gruppo Berserker. E poi il gran finale, con l'atteso falò che accompagnerà tutta la comunità fuori dal lungo e rigido inverno.
Sabato 25 febbraio a Luserna/Lusérn, dalle ore 17.00: siete tutti invitati!
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