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30/05/2014

J’ATZ LUSÉRN

Musik überschreitet Grenzen:

 

Mit der Uraufführung einer Auftragskomposition besucht das Südtirol Jazzfestival am 6. Juli zum ersten Mal das Trentino – und erinnert mit diesem Gastspiel in der zimbrischen Sprachinsel Lusern an den Ausbruch des Ersten Weltkriegs vor 100 Jahren.


Eine Premiere: Mit „J’atz Lusérn“ besucht das Südtirol Jazzfestival – zum ersten Mal überhaupt – das Trentino und lädt zu einer Reise in die verborgene Welt der zimbrischen Sprachinsel in Lusern ein. Das Zimbrische ist vor etwa 1.000 Jahren als südwestbayerische Mundart entstanden und wird in Lusern noch heute gesprochen. Das Südtirol Jazzfestival erinnert mit diesem Konzertevent aber auch an den Ausbruch des Ersten Weltkriegs vor 100 Jahren. Schließlich verwandelte sich die Hochebene von Lusern nach dem Kriegseintritt Italiens am 23. Mai 1915 zu einem umkämpften Kriegsschauplatz.

 

„Am 25. Mai, Pfingstdienstag, gegen halb vier Uhr morgens begannen die Kanonen zu donnern, unsere und jene von der anderen Seite, Verena und Campolongo“, schrieb Kaplan von Lusern, Josef Pardatscher, damals in seinem Tagebuch. Die erste von den italienischen Stellungen aus abgefeuerte Granate zerstörte die Kirche im Ortszentrum und tötete ein junges Mädchen. Das vom österreich-ungarischen Militär errichtete Panzerwerk Lusern wurde in nur drei Tagen von 850 Granaten getroffen. Die Zivilbevölkerung musste das in den folgenden Monaten völlig zerstörte Dorf verlassen.

Das sprachübergreifende Projekt „J’atz Lusérn“ setzt sich dann auch mit der auf beiden Seiten geschürten Kriegsbegeisterung und – vor allem – mit den Sorgen und Nöten der betroffenen Menschen auseinander. Dabei gehen Texte und Musik eine spannende Verbindung ein: Im Auftrag des Südtirol Jazzfestivals schreiben drei Komponisten aus Südtirol (Klaus Telfser), Tirol (Christian Wegscheider) und aus dem Trentino (Mirco Pedrotti) drei jeweils 20minütige Stücke. Die thematische Grundlage dieses musikalischen Triptychons für ein sechsköpfiges Jazzorchester (Helga Plankensteiner – sax; Martin Ohrwalder – tr; Matteo Giordani – dr) sind Propaganda-Aufrufe, Briefe von Zeitzeugen und Auszüge aus dem Tagebuch von Josef Pardatscher die der Südtiroler Autor und Historiker Josef Feichtinger in seinem neuen Buch „Kämpfen für das Heiligste“ zusammengetragen hat.

Dabei werden gleich mehrere Grenzen überschritten. So verklammern die drei Musiker aus Österreich und Italien die Europaregion Tirol und sind auch noch im Jazz und in der „klassischen“ Musik zu Hause. Die ausgewählten Zeitdokumente werden auf Deutsch, Italienisch und Zimbrisch vorgetragen.

Die von Josef Feichtinger ausgewählten Texte lesen Luis Benedikter (deutsch) und Andrea Nicolussi (italienisch/zimbrisch). Unterstützt wird diese Premiere von der Automonen Provinz Trient. Projektpartner sind die Gemeinde Lusern, das Kulturinstitut Lusern und TonArtTirol.

 

6. Juli 2014 – 11 Uhr – Lusern, Dorfplatz

Anschließend Verkostung von traditionellen Luserner Speisen in den Luserner Restaurants. Ab 14 Uhr Besichtigung des Museums Lusern (mit Führung) oder des Emotionalen Wanderwegs „Von den Geschichten zur Geschichte – Der Wanderweg des Ersten Weltkrieges“. Rückkehr nach Bozen mit Bus um 16 Uhr.




Musica oltre i confini:

musicali, linguistici ma anche geografici. Il 6 luglio andrà in scena a Luserna, enclave cimbra del Trentino, il primo concerto fuori dai confini provinciali nella storia del Sudtirol Jazzfestival Alto Adige. E una simile primizia non può che essere abbinata ad un’altra premiere: l’esecuzione di tre partiture create appositamente per il Festival nel centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale.

Con il progetto “J`atz Lusérn” il Jazzfestival Alto Adige valica per la prima volta i confini provinciali per approdare nel vicino Trentino, alla scoperta dell’isola linguistica cimbra di Luserna. Il cimbro è una variante del bavarese sudoccidentale, risalente a circa mille anni fa e parlata ancora oggi a Luserna. Con questo evento il Jazzfestival vuole anche commemorare lo scoppio della Grande Guerra avvenuto esattamente 100 anni fa, anche se l’altipiano di Luserna divenne fronte di battaglia solo dopo il 23 maggio 1915 in seguito all’entrata in guerra dell’Italia.

 

“Alle tre e mezza del mattino di 25 maggio, martedì di Pentecoste, i cannoni iniziarono a tuonare, i nostri e anche quelli dall’altra parte, dai forti Verena e Campolongo”, scriveva nel suo diario il cappellano di Luserna, Josef Pardatscher. La prima granata lanciata dalle postazioni italiane distrusse la chiesa del paese e uccise una ragazzina. Nel giro di tre giorni la fortificazione militare austro-ungarica di Luserna venne colpita da 850 granate e la popolazione fu costretta ad abbandonare il paese completamente distrutto.

Il progetto transfrontaliero e plurilingue “J’atz Lusérn” rievoca l’entusiasmo bellico di entrambe le parti in causa e – soprattutto – le sofferenze patite dalle popolazioni coinvolte nel conflitto. Tre musicisti provenienti da Alto Adige (Klaus Telfser), Tirolo (Christian Wegscheider) e Trentino (Marco Pedrotti) hanno composto tre brani da 20 minuti ciascuno. Questo trittico di partiture, pensate per un’orchestra jazz da sei elementi (Helga Plankensteiner – sax; Martin Ohrwalder – tr; Matteo Giordani – dr), ha preso spunto da documenti propagandistici, lettere di testimoni e brani tratti dal diario di Josef Pardatscher e raccolti dallo storico Josef Feichtinger nel suo nuovo libro “Kämpfen für das Heiligste”.

I confini superati da questo progetto sono molteplici. Geograficamente i tre artisti rappresentano la regione europea chiamata Euregio (Tirolo, Alto Adige/Südtirol e Trentino), musicalmente spaziano senza problemi dal jazz alla musica classica e linguisticamente propongono testi in tedesco, italiano e cimbro.

I brani scelti da Josef Feichtinger saranno letti da Luis Benedikter (in tedesco) e Andrea Nicolussi (italiano/cimbro). L’evento è sostenuto dalla Provincia di Trento, le istituzioni coinvolte nel progetto sono il Comune e l’istituto culturale di Luserna e TonArtTirol.

 

6 luglio 2014 – ore 11 – Luserna, Piazza

Al termine del concerto si potranno degustare le tipiche pietanze locali nei ristoranti di Luserna. Dalle 14 in poi sarà possibile visitare il museo di Luserna (con guida) oppure il vicino sentiero emozionale „Dalle storie alla Storia - Sentiero della Grande Guerra“. Rientro a Bolzano in pullman con partenza alle 16.


Programm/Programma

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