Di Sait Vo Lusérn



19/06/2015
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AZTA DI BÖRTAR KHEMMEN VARBE


ATTUALITA' - Le scuole dei Sette Comuni dei Tredici Comuni a respirare aria cimbra



Una tela affascinate doveva essere la lingua cimbra qualche centinaio di anni fa, una vasta tela stesa su un territorio che, dalle porte di Verona e Vicenza arrivava sino a Bassano del Grappa e su per l'Altipiano dei Sette Comuni e sin dentro ai territori del Principe Vescovo di Trento. Una tela la cui fragilità non poteva essere avvertita sino a quando le parti lise si sono andate via via sfaldando e di quella lingua forte e antica, di quel popolo che la parlava, non sono rimasti che qua e là preziosi frammenti. Frammenti che hanno rischiato in questi anni di essere gettati con noncuranza; certo, non a Luserna dove Lingua e Cultura Cimbra sono cifra identitaria, ma nei Sette e nei tredici Comuni dove invece sono affidate a poche valorose persone. 
Ai bambini di quei territori si è rivolto il progetto del Kulturinstitut "Moi Lånt in a Lettar" condotto da Rodolfo Nicolussi Moz e Eleonora Dall'Alda. Una potente opera di risveglio di una appartenenza dimenticata soprattutto dai giovanissimi delle scuole. Rodolfo ed Eleonora hanno ridato in mano ai bambini un bagaglio che era dei loro antenati e che non sapevano di possedere. Tra gioco e conoscenza si sono ritrovati tutti a Luserna per respirare aria di cimbritudine. E chissà forse di essere orgogliosi delle nuove parole imparate, alcune antiche, una più preziosa di altre: Assieme, Pittnåndar. 

A schümmadar tage, luste, obarvüllt von hokar, von lachar, von kantzü von khindar; a tage boda hatt gehatt daz guat gesmakh von långez, von roasan, von grass; a tage gevèrbet pitt alln in varm von hümblring. Asó izta gest dar tage boda dar Rodolf un di Eleonora håm hergerichtet vor di khindar von untarschualn von Draitza un von Simm kamoündar. Spiln pittar zimbar zung, pintnse pitt alln in varm, schraimen ummaz pinn åndar, ma nèt durch in telefono, ma schraim aftna kart börtar boda machan tschelle ummaz pinn åndar, buschaisanen di hent pitt hümbl un earde. A schümmadar tage boda di oang vo alln in khindar håm geglentzeget un di groazan håm vorstånt ke Lusérn iz a eppaz åndarz baz alle di åndarn lentar von pèrng: Lusérn iz 'z lånt von zimbarn, vo da muchtma pasàrn azma bill vorstian eppaz vo disan folk. 
A tage boda di khindar bartn nèt vorgèzzan un balsa vo groaz bartnsa no bokhennen da zimbar zung; alora bartnsa khön: "ja i gedenkhme, i pin gånt atz Lusèrn alz khinn pittar Eleonora un pinn Rodolf. 
(ang)

L'Adige, Di Sait vo Lusérn, venerdì 19 giugno 2015, pag. 30
AZTA DI BÖRTAR KHEMMEN VARBE

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